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Ariete


Il nativo dell’Ariete, grazie alle simbologie di Marte Sole e Plutone, sviluppa sin da piccolo una propensione a considerarsi come il proverbiale ombelico del mondo. Impulsivo, impavido, impetuoso nelle situazioni che gli si presentano quotidianamente, tende poi a relazionarsi con gli altri senza troppi giri di parole. Va dritto al punto, esercita il potere, vuole a tutti i costi avere l’ultima parola, anche se quest’atteggiamento forte e virile può scatenare più di un malcontento tra quelli che vuole in qualche modo sottomettere alle proprie necessità.

Sembra, quindi, che sia nella sua natura questa vocazione al comando: leader nato. Si adatta ad essere un sottoposto, ad eseguire gli ordini, a chinare la testa solo se fa parte di una gerarchia come ad esempio quella militare.

Ha bisogno di stimoli continui per sottolineare il suo primato, ma non ci sarebbe alcuna medaglia d’oro (reale o figurata) se prima non avesse da affrontare una bella competizione. Ecco lo sprone al miglioramento, all’eccellenza, alla sfida, caratteristiche imprescindibili per un’esistenza degna di questo nome. Chiaramente, tutti questi sforzi necessitano l’uso di un’enorme carica di energia: gliela forniscono Sole, Plutone e Marte, i più calorici dello Zodiaco.

Da un lato l’affermazione professionale e sportiva/agonistica, dall’altro una porzione di carica erotica. Ebbene sì, l’arietino predilige usare le proprie caratteristiche focose sotto le lenzuola e non potrebbe essere altrimenti, guardando le simbologie dei due pianeti: Marte-pene e Plutone-testicoli. Chiamatelo pure “chiodo fisso”, ma per il nativo (in particolare se maschio) il sesso viene al primo posto.

La sua proverbiale frenesia porta il nativo a bruciare le tappe nelle faccende di cuore: in un primo momento attrae gli altri con il suo carattere passionale e l’indole selvaggia e istintiva, ma corre il rischio di far ardere la passione troppo in fretta. Non si lascia il tempo di conoscere qualcuno, si lascia trasportare dai sensi, quasi accecato dalla voglia di avere tutto e subito.

A sua discolpa va detto che si tratta di qualcosa di più profondo di un semplice desiderio: per il nativo il rapporto sessuale diventa infatti una necessità. Che sia uomo o donna il sesso occupa il primo posto in un’ideale classifica dei bisogni. Sono gli ormoni a guidare scelte e decisioni, a far accettare incontri occasionali e ad andarne in cerca, se single.

Sembra la classica relazione tra cacciatore e preda. L’uomo arietino, o con forti valori in casa prima, punta una donna con l’unico obiettivo di farla cedere ai suoi desideri. Non aspetta un solo secondo, si fionda alla conquista e impiega tutti gli sforzi di cui è capace. La fa crollare a tutti i costi e se non è merito del fascino allora succede per sfinimento. Attua un corteggiamento serrato, non si distrae mai, la riempie di attenzione, le fornisce un senso di protezione a cui sembra impossibile resistere. Quando l’universo femminile finisce sul piedistallo è fatto: la donna ha l’impressione di essere unica e indispensabile ai suoi occhi, riceve regali, sorprese, gesti galanti o sfrontati in un lasso di tempo infinitesimale. Arriva, ben presto, il rapporto sessuale. E, subito dopo, il desiderio di una notte si spegne, solo l’autentica passione può evolvere in qualcosa di più profondo.

Le armi più potenti? Sono l’iniziativa, la vitalità, il coraggio, il fisico atletico, le prestazioni sessuali (salvo valori contrastanti nel tema natale). Ma, attenzione ai difetti come la gelosia, scatenata soprattutto dal non sentirsi l’unico e il migliore, la permalosità, l’eccessiva impulsività ed aggressività e l’infedeltà.

Mina Mazzini

La donna. L’universo femminile del segno è quasi diviso a metà. Due nature lottano in una donna per avere la supremazia di testa e cuore. In questo segno tipicamente maschile, ella è costantemente in bilico tra l’istinto materno (che la vorrebbe angelo del focolare, dedita a marito e figli, custode della casa) e il desiderio, tipico dell’effervescente triade planetaria arietina, d’affermazione personale mettendo in atto tutta l’attitudine ad indipendenza e comando di cui è capace. La realizzazione professionale d’altronde le permetterebbe di avere il tanto agognato pubblico su un palcoscenico di riconoscimenti e gratificazioni. La carriera, è risaputo, si fa spesso a spese del privato perché sono richiesti sacrifici e scelte a volte inconciliabili.

Nel ruolo di madre non è forse apprezzata come merita dai figli, proprio per il fare impetuoso e perentorio con il quale si rivolge a loro e per la sua incapacità di frenare l’ira e gli impulsi, che generano dei cortocircuiti emotivi che scatenano scenate furibonde che in alcuni casi degenerano nell’uso delle mani.

D’altronde la prole non nutre il minimo dubbio sulle sue aspettative e sulle sue direttive: chiare, limpide, ferree, non danno adito ad alcuna titubanza. In male ma soprattutto in bene perché la donna arietina manifesta senza indugi ogni sussurro dell’animo, esternando in maniera passionale anche gioia, approvazione, generosità.

Tanta onestà d’intenti può persino travolgere, ma concede ai figli un lasciapassare molto prezioso: essi possono esprimerle apertamente opinioni e critiche perché non c’è niente di più importante per lei della totale trasparenza. E sì, questo porta anche litigi, urla, porte sbattute in faccia e recriminazioni, ma solo quando saranno grandi: da bambini, i figli saranno troppo terrorizzati persino nell’alzare lo sguardo nella direzione della mamma.

Charlie Chaplin

L’uomo. La simbologia maschile dell’Ariete fa sì che l’uomo si trovi perfettamente a suo agio con se stesso, vivendo serenamente la sua virilità sia psicologica che sessuale. Virilità che esterna in qualsiasi cosa intraprenda e che lo spinge ad affermare se stesso, a spingersi oltre i propri limiti e di battere quelli altrui in una perenne competizione che a volte può risultare estenuante, ma il sapore della vittoria ripaga ampiamente gli sforzi. L’umore, invece, può essere ballerino e dipendere troppo dai risultati: ci si infiamma all’istante d’entusiasmo per poi avvilirsi con altrettanta facilità. Alti e bassi, quindi, tipici delle montagne russe che non consentono un andamento costante.

Nel ruolo di padre, l’uomo Ariete apprezza fino in fondo la propria forza creatrice e feconda: ama l’idea di mettere al mondo la vita, ma occuparsi della prole è tutta un’altra faccenda. Il desiderio di arrivare sempre primo cozza inevitabilmente con l’abnegazione di sé che l’essere genitore richiede per statuto. Privarsi di tempo ed energie per dedicarle alla prole non è proprio in cima alla lista delle sue priorità. Ne deriva, quindi, un’altalenanza di posizioni: a volte li riempie di complimenti, li esorta con slanci, altre pretende l’eccellenza a tutti i costi, con inevitabili scatti d’ira e momenti di forte disapprovazione.

Professioni. Le professioni tipiche del segno possono riguardare gli sport in tutte le sue declinazioni: che siano atleti o tifosi, che si occupino della creazione, della distribuzione o della vendita di oggetti legati a questo universo, un’unica caratteristica li contraddistingue, quella che siano prettamente maschili, come le arti marziali, il calcio, le corse dei cavalli, l’automobilismo ed il motociclismo. Allo stesso modo riguarda anche lavori inerenti ai mezzi di trasporto, alle armi, alla carriera militare, al trattamento della carne e nell’ambito sanitario: chirurghi specializzati in ortopedia, sessuologia ed odontoiatria.

Anatomia. Il segno dell’Ariete corrisponde alla testa.

  • Mese: 21 Marzo 20 Aprile

  • Gradi zodiacali: 0° - 30°

  • Segno di fuoco: maschile

  • Marte: domicilio primario

  • Plutone: domicilio base

  • Sole: esaltazione

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